“La risata non è un’espressione inferiore della parola, bensì è un suono che, seppur inarticolato, nessun animale può emettere” ci avverte Virginia Woolf. Tutti d’accordo quindi sul fatto che ridere sia una cosa seria.
Per gli scienziati di tutto il mondo infatti i benefici psicologici e fisiologici della risata, a patto che sia autentica e non forzata, sono reali nella vita come nel lavoro. Uno studio della Mayo Foundation for Medical Education and Research, riportato da Huffington Post, ha rivelato che ridere riduce drasticamente gli ormoni dello stress: il cortisolo del 39%, l’epinefrina del 70% e la dopamina del 38%. Ridere migliora il rapporto con gli altri e con se stessi, influenzando positivamente le relazioni a livello privato e in particolare negli ambienti lavorativi ad alto livello di stress.
Sul luogo di lavoro l’abitudine alla risata o anche solo al sorriso, allenta la tensione, favorisce la relazione con i colleghi, il lavoro di gruppo, la leadership e le capacità di problem solving, rafforza le relazioni interpersonali, ma stimola anche il sistema immunitario rilasciando endorfine, gli "ormoni della felicità". Ridere in libertà è un vero toccasana, per il corpo e per l’umore, non fa scomparire il problema, ma permette alla persona di ritrovare uno stato emotivo da cui ricavare una rinnovata energia per agire.
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